Scegliere le porte interne è un atto decisivo per configurare l’aspetto definitivo della propria casa. Può sembrare un momento collaterale al progetto, un punto secondario, invece le porte interne sono un biglietto da visita: sbagliare la scelta significa compromettere il risultato finale. È fondamentale evitare stonature nello spazio: un bel progetto potrebbe essere vanificato dalle porte sbagliate. Il problema è che esiste un ventaglio di possibilità pressoché infinito.
Scegliere le porte interne è difficile perché sono elevate le probabilità di pescare la soluzione sbagliata nel mare di soluzioni che offre il mercato. Inoltre vanno considerati contemporaneamente due aspetti nella scelta: la funzionalità e l’estetica. La porta è un vero e proprio elemento di arredo. Se un tempo si era abituati a scegliere un kit di porte per l’intera casa, oggi è invece possibile e consigliato variare a seconda del punto in cui l’elemento verrà innestato e alla funzione che sarà chiamato a svolgere.
La guida di Centin per scegliere le porte interne
Centin, azienda specializzata negli infissi e negli elementi di schermatura a Brescia, ha pensato per i suoi clienti ad una guida per scegliere le porte interne e non perdersi nell’oceano di possibilità.
La prima classificazione avviene secondo la tipologia. Esistono essenzialmente tre tipi di porte:
- A battente, utili a chi ha bisogno di una chiusura classica e soprattutto ha spazio per ospitare la cosiddetta “volata” della porta senza intralciare gli ingombri nella casa,
- Scorrevoli a scomparsa, ideale per chi ha problemi di spazio visto che, grazie a specifici telai, scompare all’interno del muro,
- Filomuro, ovvero scorrevoli ma davanti alla parete, per cui sempre in vista, ideali per chi avesse intenzione di creare giochi di contrasti o sequenze materiche,
- A libro, oppure “a fisarmonica”, cioè con una chiusura dei pannelli a pacchetto, la scelta corretta per chi dispone di uno spazio ridotto ma nel frattempo vuole una chiusura di stile, con un particolare effetto scenico, ma anche per chi non può effettuare lavori murari per installare nuovi telai per le porte scorrevoli,
- Speciali, ad esempio quelle rotanti su perno, le rototraslanti, oppure quelle con particolari divisioni, spesso asimmetriche, in grado di soddisfare esigenze particolari in determinati punti critici degli spazi.
Un altro elemento utile per scegliere le porte interne è la distinzione tra:
- A vista, cioè di un materiale diverso rispetto alla finitura muraria, che diventano così elementi d’arredo di spicco nello spazio,
- Nascoste, ovvero quelle che si mimetizzano nell’ambiente, nascondendo l’ambiente retrostante grazie all’equilibrio e alla continuità con la parete che li ospita.
La seconda classificazione di cui tenere conto è la finitura della porta. Può essere:
- In legno, quindi avere infinite sfumature o lavorazioni, ma essenzialmente in un materiale che occulta pienamente lo spazio e la visuale, che divide nettamente gli spazi e non lascia intravedere attraverso,
- In laminato, le cui caratteristiche sono simili a quelle in legno,
- In vetro o simili, per cui trasparente o semi-trasparente, ideale per chi desidera dividere gli spazi ma avendo problemi di luce vuole che la luce filtri tra essi, o ottenere effetti di continuità tra gli ambienti.
Per scegliere le porte interne sono poi utili alcuni consigli, quali ad esempio:
- Considerare l’architettura in cui verranno installate, se è un edificio storico in cui i muri sono portanti oppure se si tratta di ambienti nuovi e più flessibili,
- Pensare al tipo di intervento, cioè se le porte sostituiranno quelle esistenti o se sarà necessario coinvolgere i muratori per effettuare nuove aperture,
- Tenere d’occhio le nuove tendenze, che possono regalare la soluzione perfetta e inaspettata.
In ultima istanza, il consiglio è affidarsi a Centin, azienda di Brescia specializzata da oltre trent’anni nel settore infissi.
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