La pandemia ha riscritto le regole della nostra vita, soprattutto quella domestica. In particolare, tra le mura di casa, ha imposto tre leggi:
- limitare i contatti con superfici infette;
- assicurare una miglior qualità dell’aria;
- supportare il lavoro da remoto.
In una parola: domotica. La domotica per la casa è una soluzione ideale per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del virus in un luogo chiuso, cioè uno di quegli ambienti più a rischio. Mai come in questo periodo abbiamo imparato a misurare l’importanza dei dispositivi tecnologici: ci siamo resi conto che non sono un demone, ma un aiuto concreto al benessere della persona. A patto di saperli sfruttare per i loro pregi, cancellandone i difetti.
I vantaggi della domotica per contenere il contagio
La collaborazione dei sistemi tecnologici i questo virus è importante perché consente di compiere alcune azioni tipiche della quotidianità, senza però toccare gli oggetti come interruttori o maniglie. È utile quindi a limitare i contatti. Se dotiamo la nostra casa di tapparelle, termostato, luci e sistemi di raffrescamento dell’aria tutti interattivi, potremo governarli con un pannello operativo con la massima semplicità, limitando le interazioni. Pensare che la domotica in casa non sia utile è paradossale se è vero che proprio in ambiente domestico il virus prolifera. Sul luogo di lavoro, vale lo stesso, e infatti anche lì possiamo applicare gli stessi principi e dotarci di strumenti di domotica per comandare tutto l’ufficio con pochi tocchi di schermo. Ad esempio: anche i tornelli aziendali e le serrature elettriche possono essere gestiti attraverso il proprio smartphone. Così si elimina ogni tipo di interruttore o di chiave a favore di sistemi che permettano di uniformare e controllare gli accessi attraverso una app.
Resta il bonus domotica 2020 per la casa
Il Governo ha inserito nell’ultimo DPCM i finanziamenti per i lavori in casa in funzione di un miglioramento energetico o sismico. Non è citato il bonus Domotica 2020, ma perché rimane in vigore quello già esistente, di cui avevamo parlato qui. Ricordiamo che nel caso in cui i dispositivi di domotica siano installati all’interno di un intervento più ampio di riqualificazione energetica, la detrazione va calcolata tenendo conto del limite massimo di spesa ammesso per la tipologia di intervento principale.